Atto I – Scena 8^
Isp. Clouseau, Pantera Rosa, Mamma Silvia
La scena si svolge al telefono.
Mamma Silvia giace stremata sul letto dell’hotel dove si sono svolte 9 ore di corso,
che si sommano alle 2 ore e mezza di viaggio e alla levataccia prima dell’alba.
L’Ispettore si concede una serata con un amico, in un ristorante tipico a 5 minuti da casa.
Sono le 20.40 di un caldo sabato sera di primavera.
Un motivetto accompagna l’apertura del sipario.
Drin, drin!!
Mamma Silvia – Pronto?
Isp. Clouseau – Ciao sono io. Senti ma dov’è il ristorante che non lo troviamo?
(Mamma Silvia non è mai stata in quel ristorante…)
Mamma Silvia – Dopo la chiesa. A metà tra la chiesa e il negozio tal dei tali.
Isp. Clouseau – Ah, va bene. Grazie. Ciao.
20 minuti dopo, mentre Mamma Silvia si appresta a fare una doccia…
Drin, drin!!!
Mamma Silvia – Cosa c’è???
Isp. Clouseau – Ma dov’è??? Non lo troviamo! Abbiamo girato tutte le vie sulla sinistra! È sulla sinistra vero?
Mamma Silvia – Si, è sulla sinistra.
Isp. Clouseau – Non lo vedo! Non c’è nemmeno un cartello! Èun’ora che giriamo!
Mamma Silvia si accinge a rispondere ma lo strillo della Pantera Rosa in evidente stato di agitazione -pari almeno a quella di cui è preda il suo compare- la anticipa:
- Ma è qui! Eccolo, porca x@@x!!Z##W!
Mamma Silvia è sollevata.
È sollevata del fatto che sia stata la Pantera Rosa a prendere a parolacce l’Ispettor Clouseau, così si è potuta risparmiare la fatica creativa dell’improperio.
La mattina dopo, un sms della compagna dell’amico regala un ilare buongiorno a Mamma Silvia:
“I câten gnan un ésen in un prê sghê“.
Riuscite a tradurre?